Skip to main content

La ricerca di senso come motore dell’impegno per il bene comune

Nel ventitreesimo episodio del podcast “Intraprendenti. Storie di chi, nel Terzo Settore, genera futuro” Federico Alberghini, Direttore della Banda Rulli Frulli, racconta come la musica può diventare strumento di integrazione e promozione del bene comune e Chiara Tommasini, Presidente di CSV Net, fornisce una panoramica del Terzo Settore e in particolare del volontariato.

Federico ha solo otto anni quando scopre cosa vorrà fare da grande: vuole diventare un batterista e costruire i suoi strumenti musicali con materiali di recupero. Ma con il tempo quel sogno diventerà molto più grande.

Cresce, viaggia, suona e inizia ad immaginare un mondo fatto di musica e di persone felici. Di opportunità e di legami che migliorano la vita e promuovono il bene comune.

Nel 2010, insieme a Sara, Marco e Federico, fonda una piccola marching band composta da ragazzi con diverse età ed abilità e strumenti creati con materiali di riciclo. Ma poi la terra trema. A Finale Emilia la scossa di terremoto distrugge case, strutture e sale prove. Federico però non molla, nella tendopoli continua a suonare e l’equipaggio della Banda Rulli Frulli cresce.

Costruiscono strumenti, incidono dischi, realizzano concerti, anche su palchi molto prestigiosi ed esportano il loro modello in giro per l’Italia, facendo della musica uno strumento di integrazione per vivere in armonia.

Federico ha realizzato il suo sogno e fa un lavoro speciale: rende felici le persone.

Rulli Frulli: la musica come strumento di integrazione e di promozione del bene comune

Banda Rulli Frulli nasce nel 2009 dall’idea del suo direttore, Federico Alberghini, di costruire strumenti musicali da oggetti di recupero e di realizzare una banda musicale inclusiva, per tutte le età e tutte le abilità.

All’inizio erano poco più di una quindicina di ragazzi, ma nel 2012 è accaduto qualcosa di inaspettato. La terra ha tremato a Finale Emilia, la gente ha perso case e lavoro, ma sotto i tendoni in cui hanno trovato riparo, il senso di comunità si è fatto più forte. I legami tra le persone si sono fatti più forti. E la banda di Federico ha suonato forte, più del terremoto. In poche settimane sono arrivati a 40 elementi.

Da quel momento hanno iniziato a portare il loro spettacolo in giro per il Paese, anche su palchi molto prestigiosi, come quello del Primo Maggio o accanto a Papa Francesco. Hanno esportato il loro modello, in quartieri difficili, nelle carceri, attivando 11 bande in giro per l’Italia e coinvolgendo oltre 2400 ragazzi.

La loro sede oggi si trova a Finale Emilia e oltre a Rulli Frulli comprende un bar ristorante gestito da ragazzi con disabilità, una sala polivalente, l laboratorio lavorativo per ragazzi con disabilità AstronaveLab, Rulli Frullini la banda dei più piccoli, una radio e un laboratorio di costruzione.

Banda Rulli Frulli è un progetto che Federico ha perseguito con grande tenacia ed è dimostrazione di come la ricerca di senso e la volontà di trovare soluzioni innovative per generare bene comune possa davvero costruire comunità inclusive e felici.

Il Terzo Settore in Italia

Chiara Tommasini, Presidente CSV Net, fornisce una panoramica del Terzo Settore in Italia, le cui organizzazioni possono così suddividersi:

  • 85% sono associazioni, di volontariato (odv) o di promozione sociale (aps)
  • 4,3% Cooperative e imprese sociali (in cui lavora il 40% degli occupati del settore)
  • Enti filantropici
  • Fondazioni
  • Società di mutuo soccorso
  • Centri per i servizi del volontariato (erogano servizi di supporto per promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari. In Italia sono 49, riuniti in un’associazione nazionale, il CSV Net e operano grazie al sostegno delle fondazioni di origine bancaria)
  • Altre organizzazioni

Il Terzo Settore è impegnato in molteplici ambiti, riconducibili alla definizione di “attività di interesse generale”. “Il suo valore” spiega la Presidente Tommasini “non risiede unicamente nella capacità di risposta che è in grado di dare ai bisogni della società, ma anche nella cultura del dono e nella solidarietà che riesce a costruire, anche nelle nuove generazioni”. Il Terzo Settore ha dunque un forte impatto culturale e di rigenerazione sociale.

Il volontariato e la ricerca di senso come motore dell’impegno per il bene comune

Attivare le persone e coinvolgerle nel tempo in attività di volontariato non è semplice. Le problematiche che più spesso riscontrano le organizzazioni e i cittadini che si avvicinano a questo mondo sono:

  • poca partecipazione delle nuove generazioni
  • volontari più anziani che non lasciano spazio
  • attività troppo impegnative e non a portata di chi ha poco tempo

Ma per Chiara Tommasini bisogna guardare oltre. La società contemporanea non favorisce l’inclusione dei giovani, ma esistono molte realtà che possono essere “attrattive per i nuovi volontari in particolare per i più giovani che, oggi come ieri, sono alla ricerca di un senso per arricchire il loro percorso di vita e il volontariato è pieno di senso”.

È necessario però che il mondo del volontariato, anche con il supporto dei Centri di Servizio, migliori la capacità di comunicare con i giovani sia in grado di “costruire con questi una relazione positiva, basata su un’esperienza bella e stimolante. Bisogna creare un clima interno positivo, di fiducia, costruire una buona organizzazione che abbia chiara la propria vision e che persegua la propria mission in modo efficace. Sentirsi parte di una comunità, credere nel suo miglioramento, donarsi ma anche ricevere e arricchirsi di belle relazioni è la chiave per coinvolgere sempre più persone in una bella esperienza di vita che si chiama volontariato”.

Vuoi conoscere altre storie di persone “Intraprendenti”, parti da qui!