Davide: “Nessun limite ha l’ultima parola sulla vita delle persone!”
La rubrica “Uomini che fanno la differenza” si arricchisce con la storia di Davide Benini, ideatore e Presidente, di Solidarietà Intrapresa una realtà pensata per valorizzare la vita in qualsiasi forma essa si presenti!
Davide nasce in campagna ed è energico, come la natura intorno a lui! Non si ferma per mettere nel cassetto desideri. E nemmeno per chiedersi cosa farà da grande.
Lui ha voglia di sentire la vita scorrergli nelle vene, di essere autonomo. Per questo a 14 anni molla la scuola…Diventa apprendista tornitore. Lavorare lo fa sentire grande.
A distanza di un giorno, una settimana, un mese, Davide capisce però che il lavoro non è come lo aveva immaginato. Quella ripetitività gli toglie le energie. Le giornate diventano uno spazio da sopportare, tranne il sabato e la domenica. È solo un ragazzo ma già si chiede Dove è finita la mia vita?
Davide cerca un lavoro che gli riempia il cuore oltre che il tempo. Così si cimenta in mestieri diversi e cresce insieme alla voglia di creare qualcosa di suo. Apre un bar-gelateria lungo una strada che porta al mare. I progetti da sviluppare sono tanti, come tanti sono i soldi che può ricavarne… ma poi accade.
La salute lo abbandona. Davide ha l’artrite reumatoide e nei mesi che passa in ospedale vede quali effetti provoca la malattia nel lungo periodo. Il dolore trasforma le persone e l’infiammazione deforma gli arti. È quello il suo destino? Potrebbe prendersela con tutti, anche con Dio, e invece lascia che sia proprio Lui a guidarlo.
È il 1987 quando Davide sale in auto e insieme ad un amico visita una comunità a lui sconosciuta. Di disabili non sa nulla, eppure nonostante notti tremende tra chi schiocca la lingua e chi digrigna i denti, sono proprio loro a farlo tornare a casa con una verità in più.
Quelle persone gli corrispondono. In quella casa le sue giornate avevano preso gusto e la vita era piena e ricca. Così chiama alcuni cari amici e fonda “Solidarietà e Intrapresa”. La cooperativa sociale è un’impresa! I disabili che Davide incontra non sanno stare a tavola, allacciarsi le scarpe, andare in bagno, eppure…
Nessun limite ha l’ultima parola sulla vita delle persone. Non lo avrà la sua malattia e nemmeno la disabilità di quei ragazzi. Davide lo sa, per questo si circonda di persone che credono e si affidano a un Mistero benevolo. Insieme possono fare la differenza.
Il lavoro diventa uno strumento di cura e la cooperativa decolla! Aumentano le commesse ma anche i bisogni, come quelli d’amore, calore e famiglia. Davide allora allarga le braccia: ci stanno sua moglie e i suoi figli ma c’è posto per molti di più. Da un abbraccio nascono 5 case residenziali con 80 posti letto.
130 persone vengono accompagnate in attività riabilitative e 150 in quelle occupazionali. La cooperativa investe in ricerca e sviluppo e, con il marchio D’Opera, diventa il secondo produttore italiano di scale da interni. Sembrava una follia e invece era vero: Il limite non avrà l’ultima parola.
A 60 anni Davide la vita non la rincorre più. La vive e ne è semplicemente felice!
Ti è piaciuta questa storia? Puoi leggere le altre della rubrica a partire da “Mara: dallo sport a Fattibillimo“
Nel vuoto impari a volare: Fabrizia e il suo impegno per l'autismo
[…] Ti è piaciuta questa storia? Puoi continuare a leggere la rubrica con la storia di Davide […]