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Costruire un futuro di felicità, l’impegno di AGESCI

Costruire un futuro di felicità, l’impegno di AGESCI

A cinquant’anni dalla sua Fondazione AGESCI continua a perseguire l’obiettivo di crescere giovani felici e significativi. Con Generazioni di felicità 18.000 capi italiani si riuniscono nella Route Nazionale a Verona per riflettere sul fare educazione oggi e orientare i passi futuri capaci di sviluppare il domani attraverso la cittadinanza attiva.

Era l’inizio del 1900 quando Lord Baden-Powell osservando i ragazzini di Londra constatò l’urgenza di adottare un approccio pedagogico innovativo per crescere uomini e cittadini liberi, capaci cioè di creare una società migliore di quella che avevano ereditato. Il metodo Scout nasce nel 1907 e pone le radici in quattro elementi educativi portanti e ancora attuali: la formazione del carattere, lo sviluppo delle abilità manuale, la salute e la forza fisica e il servizio verso il prossimo perché negli Scout ogni persona possa scoprire chi è e portare la sua unicità nel mondo.

Lo sviluppo dell’AGESCI in Italia

Fantasia, gioco, avventura, vita all’aria aperta, scoperta di sé e dell’altro, esperienza di comunità…lo scautismo è un movimento che si diffonde velocemente in tutto il mondo. In Italia il movimento viene abbracciato dall’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani) e dell’AGI (Associazione Guide Italiane) rispettivamente di composizione maschile e femminile. Le due realtà percorrono un cammino parallelo “fino a quando nel 1974 le due associazioni scelgono di diventare un’unica entità valorizzando le qualità dell’una e dell’altra esperienza” racconta Roberta Vincini, Presidente del Comitato nazionale AGESCI. “La forma della coeducazione, perché si può crescere solo insieme, e della diarchia, cioè della compresenza uomo-donna, ha evidenziato fin dal principio il tratto innovativo di AGESCI orientato ad accendere la ricerca al senso della vita”.

Un cammino, quello dell’AGESCI, umano, sociale e spirituale essendo associazione laicale di tipo B riconosciuta dalla CEI.

Il percorso Scout

“L’esperienza Scout risponde alle tante domande dei giovani sulla vita attraverso una dimensione ludica, sociale e spirituale. Scoprire i fondamenti per vivere una vita autentica adulta è un obiettivo prefisso dallo scautismo che inizia da bambini e dura per sempre!” racconta Francesco Scoppola, Presidente del Comitato nazionale AGESCI. Dagli 8 anni i bambini entrano nel mondo delle Coccinelle o dei Lupetti per scoprire attraverso il gioco la bellezza dell’infanzia e delle loro qualità. Dai 12 anni gli adolescenti accedono alla branca Esploratori e Guide dove riconoscono la propria identità e la relazione con la comunità circostante. Successivamente i ragazzi sono portati a vedere nell’autodeterminazione del servizio una missione personale. “A 21 anni un ragazzo può scegliere se diventare Capo, e quindi aderire ad un patto associativo per accompagnare la crescita delle nuove generazioni secondo i valori del metodo, oppure se dedicare il proprio servizio in altre forme alla comunità”.

Gli Scout una realtà in crescita

AGESCI registra 183 mila iscritti. Di questi 150 mila sono bambini e ragazzi e 33 mila sono capi che hanno scelto di assumersi la responsabilità della crescita educativa dei ragazzi.

“Le famiglie riconoscono l’autenticità della proposta educativa. Bambini e ragazzi sono accompagnati in un percorso esplorativo di conoscenza di sé, delle proprie abilità, dei propri talenti che possono essere messi a disposizione della comunità. Vivere lo scautismo significa mettersi in relazione con gli altri e con la natura, vivere in un contesto positivo non prestazionale né competitivo, sviluppare passioni e costruire ciò che serve. Tutto ciò ha un valore incredibile se pensiamo che oggi tutto è già preconfezionato ed è difficile per i ragazzi sperimentare chi si è” testimoniano i presidenti. Una scelta qualitativamente significativa tanto da avvicinare al mondo Scout sia bambini che adulti. “Il movimento cresce grazie ai capi. Più della metà sono giovani under 30 ma ci sono anche tanti genitori che si avvicinano tramite i loro figli: vedono il significato del percorso e scelgono di affiancare con le loro qualità!”.

AGESCI 50 anni di impegno sociale

Per ricordare i 50 anni di impegno sociale, civile e spirituale AGESCI ha intrapreso un cammino che mette a fuoco il rinnovato bisogno di fare educazione oggi affinchè i bambini e i ragazzi affidati allo scautismo possano crescere nei valori della cittadinanza attiva e responsabile.

Dal 22 al 25 agosto la città di Verona ospita la Route nazionale delle Comunità capi, un evento partecipato da 18.000 capi provenienti da tutta Italia, riunitisi a Villa Buri nel tema: Generazioni di felicità. Una grande avventura vissuta in sinergia con il territorio e l’accompagnamento del mondo ecclesiastico per contribuire a innescare processi di cambiamento positivi e contagiosi.

“Siamo qui per essere felici! E vogliamo testimoniare, e continuare a farlo, la bontà della vita attraverso il servizio e l’educazione delle nuove generazioni.”