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Chi sono i “Poeti Sociali per il Bene Comune”

Chi sono i Poeti sociali

Durante il Festival “Poeti Sociali – itinerari di Pace” si è svolto il Premio rivolto a coloro che generano speranza nel nostro tempo. Ecco chi sono i premiati della prima edizione del Premio di Generali Italia.

Accoglienza, inclusione, sviluppo armonioso e tutela dell’umanità. Sono questi i tratti distintivi dei quattro Poeti Sociali che quest’anno hanno ricevuto il Premio “Poeta Sociale per il Bene Comune”, un riconoscimento sostenuto da Generali Italia, curato da Fondazione Cattolica all’interno all’interno del Festival “Poeti Sociali” della Diocesi di Verona.

Chi sono i Poeti Sociali?

L’appellativo è stato utilizzato per la prima volta da Papa Francesco in occasione dell’incontro con i Movimenti Popolari nel 2021. “Così mi piace chiamarvi, Poeti sociali. Perché voi siete poeti sociali, in quanto avete la capacità e il coraggio di creare speranza laddove appaiono solo scarto ed esclusione. Poesia vuol dire creatività, e voi create speranza. Con le vostre mani sapete forgiare la dignità di ciascuno, quella delle famiglie e quella dell’intera società con la terra, la casa e il lavoro, la cura e la comunità. Grazie perché la vostra dedizione è parola autorevole, capace di smentire i rinvii silenziosi e tante volte “educati” a cui siete stati sottoposti, o a cui sono sottoposti tanti nostri fratelli. Ma pensando a voi credo che la vostra dedizione sia principalmente un annuncio di speranza. Vedervi mi ricorda che non siamo condannati a ripetere né a costruire un futuro basato sull’esclusione e la disuguaglianza, sullo scarto o sull’indifferenza; dove la cultura del privilegio sia un potere invisibile e insopprimibile e lo sfruttamento e l’abuso siano come un metodo abituale di sopravvivenza. No! Questo voi lo sapete annunciare molto bene”.

La serata del Premio “Poeta Sociale per il Bene Comune”

Il Premio si è tenuto il 18 ottobre all’interno dell’Auditorium della Gran Guardia durante il Festival dei “Poeti Sociali – itinerari di pace” della Diocesi di Verona. La serata è stata condotta da Marta Dal Corso con l’accompagnamento musicale del pianista Marcelo Cesena. Hanno consegnato il Premio un mondo riscritto da una piuma, opera del lavoro artigianale di Andrea De Paolo di Terra Crea, il Sindaco della città di Verona, Damiano Tommasi; il vescovo della Diocesi di Verona, Mons. Domenico Pompilii; il Responsabile Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore di Generali Italia, Piero Fusco e il Presidente di Fondazione Cattolica, Paolo Bedoni.

I premiati “Poeta Sociale per il Bene Comune 2024”

Federica Collato – Reverse

Un mondo migliore è possibile solo quando si è disposti a spendersi per svilupparlo e Federica con creatività, fiducia e lungimiranza ha colto la sfida introducendosi in un cammino ricco di sorprendenti possibilità. Insieme a Nicola Gastaldo e Michele Pistaffa, Federica ha trasformato un’idea in un’impresa armoniosa, sostenibile e umana. Questo Premio riconosce il coraggio di intraprendere un percorso non tracciato per costruire una realtà capace di preservare il futuro.

Stefano Bellabona – Impel Systems

Tempo e pazienza, le grandi Opere si costruiscono con piccole azioni giorno dopo giorno. Stefano ha saputo mettere in gioco i talenti ricevuti e coinvolgere persone, imprenditori ed istituzioni in progetti che danno risposte concrete a bisogni primari. Progettualità che migliorano le condizioni sociali di chi riceve supporto e danno senso alla vita di chi si impegna per realizzarle. Il premio all’Ingegner Stefano Bellabona è il riconoscimento all’uomo che nel donarsi riscopre e fa riscoprire con gratitudine la pienezza dell’esistenza.

Gaia Barbieri – Mani Tese Finale Emilia

Amare l’Altro per ciò che l’Altro è. È questo a rendere Gaia Barbieri una donna capace di abbracciare il mondo intero. Il suo agire testimonia l’importanza di abilitare le persone alla scoperta di sé stesse, perché in ogni storia è contenuta una luce che attende di essere espressa. Questo Premio riconosce a Gaia Barbieri il valore nutritivo della presenza tramite la quale i bisogni diventano progetti, gli oggetti pezzi unici e le persone nomi propri.

Franco Vaccari – Rondine Cittadella della Pace

È nelle ferite e nel conflitto che Franco ha scelto di stare per rigenerare l’umano attraverso l’ospitalità e la relazione. Il modello Rondine è oggi un percorso che accompagna giovani provenienti da Paesi in conflitto a superare il concetto di nemico per costruire relazioni pacificate.

Il Premio a Franco Vaccari è il riconoscimento a chi con passione e metodo dedica la vita per trasformare i conflitti in sviluppo umano integrale, sperimentando percorsi formativi che generano cittadini consapevoli.

Vuoi saperne di più dei premiati incontrati da Fondazione Cattolica? Scoprili all’interno dei nostri video!